SINDACO ED ASSESSORI DONANO I LORO EMOLUMENTI

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19/03/2011

Sindaco ed assessori rinunciano alle proprie indennità di funzione per l’anno 2011 per assicurare il mantenimento dei servizi alla collettività. La decisione è stata deliberata all’unanimità con delibera di Giunta Municipale n.11 del 10 marzo scorso, dal primo cittadino di San  Mango, l’avvocato Alessandro Rizzo, dal vicesindaco Mario Fortunato e dagli assessori Giuseppe Suozzo, Marco Landi e Sabato Ricciardi. L’esemplare determinazione approvata dal Sindaco Rizzo e dai suoi Assessori consentirà al Comune di realizzare per il 2011 ben 28.916,86 euro di risparmio sui costi gestionali dell’ente. La maggiore  risorsa  finanziaria resa disponibile sarà destinata, come stabilito in delibera, al miglioramento dei servizi erogati dal Comune a favore della collettività. E’ dal mese di ottobre 2008, ad appena cinque mesi dall’insediamento, che la giunta Rizzo, presa certezza della preoccupante situazione economica finanziaria del bilancio comunale, devolve le  indennità di carica, quasi centomila euro, a beneficio della comunità sanmanghese.   

“In un momento particolarmente critico – dichiara Alessandro Rizzo -  ritengo che gli amministratori debbano essere i primi a dover dare l’esempio. E’ dall’inizio della nostra consiliatura che tentiamo di attutire le difficoltà economiche in cui versa l’ente comune per non farle gravare sull’offerta dei servizi alla nostra comunità, alla quale è nostra volontà garantire il meglio senza richiedere sacrifici. E’ doveroso, quindi, da parte mia ringraziare tutti gli assessori che rinunziando con me all’indennità di carica sin dall’inizio del mandato hanno attestato un gesto di responsabilità e di sensibilità nei confronti di una situazione economica non positiva, comprovato un segno tangibile di solidarietà nei confronti dei concittadini e dimostrato la volontà di voler amministrare questo ente con spirito di servizio, di abnegazione e di vivo attaccamento alla comunità sanmaghese.”

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Titolo

REFEREDUM POPOLARE ABROGATIVO 

17 APRILE 2016  


Il Consiglio dei Ministri, nella seduta del 10 febbraio 2016, ha approvato il decreto per l'indizione del referendum popolare relativo alle trivellazioni in mare nel rispetto degli standard di sicurezza e di salvaguardia ambientale. Per raggiungere il quorum necessario, il numero dei votanti deve superare il 50% degli aventi diritto al voto.

 

La consultazione si terrà domenica 17 aprile 2016 dalle ore 7 alle ore 23.

 

Cosa viene chiesto agli elettori?

 

Nel quesito referendario si chiede:

"Volete che sia abrogato l'art. 6, comma 17, terzo periodo del d. lsg. 152/2006 "Norme in materia ambientale", limitatamente alle seguenti parole: "per la durata di vita utile del giacimento, nel rispetto degli standard di sicurezza e di salvaguardia ambientale"?

 

Il referendum si riferisce alle attività di estrazione nelle acque territoriali italiane entro le 12 miglia dalla costa, anche in presenza di giacimenti ancora attivi di gas o petrolio. Non riguarda invece le trivellazioni su terraferma e quelle in mare oltre le 12 miglia dalla costa.

 

SE VINCE IL SÍ,

le attività di estrazione oggetto del referendum saranno fermate allo scadere delle concessioni (anche in presenza di giacimenti di gas o petrolio ancora attivi).

 

SE VINCE IL NO,

allo scadere delle concessioni le compagnie petrolifere che gestiscono le estrazioni oggetto del referendum potranno chiedere un prolungamento dell'attività delle piattaforme attive.

 

 

INFORMAZIONI GENERALI SUL VOTO

 

- Come si vota

- Dove si vota

- Documenti necessari per votare

- Orari straordinari degli uffici anagrafe e elettorale per tessera elettorale e carta di identità

 

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